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No, non riesco a liberarmene e vi giuro che non conoscevo questa intensa canzone: ora poi che ne ho letto il testo, mi si è davvero appiccicata addosso.

Un’intenso “Alleluya”, creato tanti anni fa da un giovane Leonard Cohen: come estrapoliamo dal sito “Musica e Memoria”:

“La canzone ha avuto numerose versioni, ma non si può prescindere dalla sorprendente e autentica reinvenzione che ne ha fatto Jeff Buckley, il figlio del cantautore Tim Buckley, nel suo primo (e purtroppo ultimo) album Grace, del 1994. Una cover memorabile che illuminava questo ottimo album. Da notare anche l’utilizzo di questa canzone nel momento più raccolto dell’ottimo film di animazione Shrek 1 (della DreamWorks) questa volta in una interpretazione altrettanto valida, esemplare per semplicità ed efficacia, del cantante canadese Rufus Wainwright. Non si può non segnalare anche, tra le molte altre interpretazioni, quella veramente particolare per intensità pur nella sua linearità, proposta in tempi più recenti (2006) dalla cantante canadese K.D.Lang“.

Eccone il testo, con la traduzione in italiano: leonard-cohen_hallelujah.pdf

Per ascoltare e vedere l’esecuzione dell’autore Leonard Cohen, cliccate qua

Per la versione di  Jeff Buckley, cliccate qua

Per quella di  Rufus Wainwright, cliccate qua

 Ed infine, per la interpretazione di K.D.Lang, cliccate qua

Personalmente, preferisco l’originale ed invecchiato Leonard Cohen, con tutto il fascino che ne consegue, ma ottima è anche K.D.Lang….

“Forse c’è un Dio sopra di noi e tutto quello che ho imparato dall’amore è come far fuori qualcuno che ti ha superato. Non è un pianto quello che ascolti la notte, non è qualcuno che ha visto la luce è qualcosa di freddo ed è come un Alleluia che si spezza”