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Diciamocelo sinceramente: il pesce fa bene alla salute, quando è buono, quando non contiene sostanze nocive, ma chi ci può aiutare a sceglierlo buono?

Sinceramente non lo so e non mi fido più di tanto, ma - in ogni caso - provo a pubblicare due tabelle comunque interessanti.

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La prima, la più veloce da consultare, contiene le principali zone di pesca del mondo: sigle che poi si possono trovare sulle etichette o sulle buste che andiamo ad acquistare, cliccate qua: zona-di-pesca-fao.pdf

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Il secondo è un epuscoletto edito dal Ministero interessato, chi ci fornisce consigli più o meno utili, cliccate qua: ecco-perche-mangi-pesce-sicuro.pdf

Arrivati a questo punto, si tratta di capire come muoversi per saper scegliere al meglio e sono diversi i siti specialistici che parlano di questo: noi abbiamo provato semplicemente a salvarci qualche link.

“I pesci di allevamento sono considerati più sicuri di quelli pescati nei mari, in particolare quelli nostrani, dove le concentrazioni di mercurio e altri inquinanti sono addirittura superiori a quelle riscontrate negli oceani. Da tenere d’occhio anche i pesci pescati nei mari dei paesi in via di sviluppo, dove inquinamento e scarsi controlli aumentano il rischio di contaminazione” (www.tuttogreen.it)

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“Sempre a proposito di provenienza, in etichetta è obbligatorio indicare il mare in cui il pesce è stato pescato. «Diffidate di tutti i pesci che arrivano da aree molto inquinate, come il Mar Baltico o il Mare del Nord» dice Emanuela Bianchi, tecnologa alimentare di Altroconsumo. «Inoltre, quando acquistate il pesce spada o il tonno preferite quelli che arrivano dagli oceani, dove c’è meno concentrazione di inquinanti e metalli pesanti. I pesci grossi vivono di più e trascorrono più tempo in mare, quindi assorbono maggiormente sostanze come mercurio e piombo» aggiunge l’esperta”  (www.donnamoderna.com)

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“Non c’è bisogno di ignorare un tipo di pesce, bisogna cogliere questa opportunità per  variare il  consumo di pesce. In merito se è meglio il pesce d’allevamento o selvatico fate attenzione pesce selvaggio non è sempre indice di naturalità, dipende da quelle che il pesce mangia e dove vive alcuni mari come il mare Baltico il pesce selvaggio è particolarmente inquinato, più inquinato di quello d’allevamento, tanto che i svedesi mangiano  pesce norvegese d’allevamento.” (http://papillevagabonde.blogspot.it)

In ultimo, ma non per ultimo, vi rimandiamo ad una tabella utilissima edita da  http://www.consumaregiusto.it/  consultandola, vi renderete conto della sua utilità, cliccate qua

E, semmai vi interessasse scaricare e stampare le famose “tabelle FAO” di provenienza dell’ittico, noi ve le andiamo a mettere a disposizione.

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Per stampare questa tabella, cliccate qua: fronte.jpg

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Per stampare questa tabella, cliccate qua:  retro.jpg

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E per aggiornarvi sull’ “allarme mercurio”, cliccate qua

Ecco la classifica, generata dal settimanale “OGGI”

 1. GAMBERI, TELLINE E PESCE PERSICO: Si aggiudicano il primo posto perché, oltre ad essere ricchi di proteine, sali minerali e poveri di grassi, non contengono mercurio

2. SPIGOLA E BRANZINO: Sono tra i pesci meno inquinati con 0,01 mg di mercurio ogni kg

3. SALMONE: Anche qui il mercurio è pochissimo, solo 0,014 mg/kg

4. OSTRICHE: Questi molluschi tanto amati dai gourmet hanno 0,013 mg/kg di mercurio

5. SARDINE: Ricche di fosforo e vitamine, hanno solo 0,016 mg/kg di mercurio

6. TROTE E CALAMARI: Rientrano tra i pesci con più basso contenuto di mercurio con 0,07 mg/kg

7. MERLUZZO: Ha carni bianche, magre e facilmente digeribili e solo 0,031 mg/kg di mercurio

8. TRIGLIA: Questo pesce di piccole dimensioni ha una bassa percentuale di mercurio: 0,046/kg

9. ARAGOSTA: Si classifica in ottava posizione con 0,09 mg/kg di mercurio

10.ANGUILLA: Essendo un pesce predatore, contiene una percentuale di mercurio abbastanza alta, 0,19 mg/kg

11.TONNO: Nonostante l’alta percentuale di Omega 3, presenta ben 0,38 mg/kg di mercurio

12.CERNIA: Pesce di grosse dimensioni (spesso supera i 100 kg di peso) è uno dei più contaminati con 0,46 mg/kg

13.PESCE SPADA: Mangiatori di sushi, occhio. Il pesce spada è il più inquinato con ben 0,97 mg/kg