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“Certo è che molto è cambiato dopo le recenti alluvioni - l’ultima in Gallura - che hanno creato vittime, danni consistenti e grane giudiziarie agli amministratori che non furono sufficientemente allarmisti. Perché non lo furono? Qualche mese prima del disastro del 18 novembre 2013 che causò 19 morti di cui 13 in Gallura la Protezione civile regionale diffuse un’allerta meteo in codice rosso, massima gravità per la Sardegna orientale. Quella notte l’Isola fu solo sfiorata e la tempesta (con migliaia di fulmini) rimase nel Tirreno risparmiando cose e persone. Seguirono polemiche come quelle di oggi. Gli allarmi successivi dei sindaci furono così mitigati, nonostante la Protezione civile continuasse a diffondere correttamente i bollettini di massima allerta. Fino a quando arrivò il 18 novembre, le strade crollarono, in tanti morirono”  (Cit. Unione Sarda on line di oggi)

Perché cito quanto riportato sull’Unione in tarda mattinata?

Perché, assurdamente, si sta verificando il bis di quel 13 novembre 2013, o meglio dire si potrebbe verificare.

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Riassumendo, in Sardegna la “Protezione Civile” ha diramato un “allarme rosso” per stamani ed oggi pomeriggio 28 settembre: le scuole sono rimaste chiuse, il sindaco di Cagliari ha fatto da “ponte radio”  e gran parte dei sindaci del sud Sardegna ha chiuso tutto.

Fatto sta che, in serata, qualche pioggia e qualche temporale è davvero arrivato ma un grosso temporale, con davvero molta pioggia, è previsto (stavolta sul serio!) fra mercoledì sera (30 settembre) e giovedì notte (1 ottobre): sarà “codice arancione” ed in alcuni territori “codice rosso” - ci scommetto - ma, visti i precedenti “Al lupo, al  lupo!” nessuno o quasi nessuno ci crederà.

E stavolta il rischio si farà grosso, specie per tutti quei territori malandati, vere e proprie “vasche”, dove basta che piova poco e si allaga tutto: sto parlando di Pirri - ehi, dico a voi - ma anche di tutta la zona limitrofa a Capoterra: sinceramente, non so se le scuole torneranno ad essere chiuse per giovedì 1 ottobre, ma potrebbe essere necessario.

Stiamo a seguire - passo passo - gli eventi e le previsioni, nella speranza che nessuno ne sia danneggiato.

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Però stiamo “attenti anche al lupo”, perché stavolta potrebbe arrivare davvero.

“Ora tutti a prendersela con i sindaci ed evocare la favola di Esopo “Al lupo! al lupo!”. Quella era la storia di un pastore che la notte si annoiava e gridava quella frase facendo accorrere i vicini che temevano che il lupo sbranasse le loro pecore. Lanciò l’allarme per parecchi giorni sino a quando il lupo arrivò veramente. Lui urlò anche quella notte ma nessuno accorse, così il lupo mangiò tutte le pecore. Il rischio è questo” (Cit. Unione sarda on line”)

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ULTIMI AGGIORNAMENTI: Mentre per mercoledì il codice è arancione e la criticità inizierà in tarda sera, interessando la notte, l’ultimo bollettino prevede massima allerta per giovedì prima e dopo le ore 14.00, praticamente all’uscita dei nostri figli dalle strutture scolastiche. Tale perturbazione terminerà solo nella notte di giovedì.

Occorre porre molta prudenza, anche alla guida dell’auto, in quanto le piogge saranno accompagnate da vento a 30 km/h.

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Di questa allerta ne parla anche “L’Unione Sarda”, cliccate qua

“Secondo le previsioni dell’ufficio meteo dell’Aeronautica militare di Decimomannu, dal tardo pomeriggio e per tutta la nottata pioverà lungo la costa orientale della Sardegna con cumuli d’acqua che potrebbero raggiungere i 90/100 millimetri. I temporali toccheranno anche le coste meridionali dell’isola, con picchi di 40/50 millimetri di pioggia nella mattinata di domani. Particolarmente colpite le zone di Quartu, Capoterra e il Campidano. Le coste occidentali della Sardegna non sono esenti dal maltempo anche se i cumuli d’acqua dovrebbero essere contenuti. I venti saranno di forte intensità e in continua rotazione” (cit. ANSA 30.09.15 ore 20.50)