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Sono le 13 di sabato 13 febbraio e, senza auto ma con il consueto zaino a spalle, mi sono recato al vicino negozio “Acqua e Sapone” di via Peretti a Su Planu per fare acquisti.

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Tornando verso casa, ho assistito ad una scena importante che ho voluto immortalare con l’ausilio del mio cellulare: uno degli enormi camion “Acqua e Sapone”, proveniente dalla sede continentale e diretto a Cagliari, dopo aver scaricato i prodotti ben stipati in appositi “bancali”, prima di andare via ha caricato altrettanti bancali con dentro – ordinati e separati per tipologia di rifiuto – tutti i cartoni, perfettamente ripiegati e tutta la plastica, perfettamente compressa.

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Contrariamente a quel che vien da pensare, questa operazione è durata solo 5 minuti, onde evitare di ingombrare più di tanto il parcheggio ed il passaggio delle auto dei clienti, perché alcuni commessi, velocemente riuniti, portavano questi enormi “gabbioni” ai lati del camion, mentre l’autista del camion velocemente azionava il pianale elettrico, li caricava e li stipava, in modo da non dar noia ai prodotti in uscita per il successivo punto vendita.

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Gli scarti a sinistra, i prodotti in arrivo a destra: sembra facile, ma pensate quanto ingegno e quanta meticolosità ci vuole a gestire un camion di tali proporzioni.

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E pensate anche con quale cura ed ordine tutte queste commesse e commessi – tutti giovanissimi e coordinati dalla brava Paola – al momento che ripongono i prodotti sugli scaffali, già pensano a stipare i cartoni che contenevano profumi, carta igienica, detersivi, in modo che siano pronti, compatti e restituibili in un attimo, alla prossima consegna.

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In tutto questo, ficchiamoci dentro anche i frequenti ritardi delle navi in arrivo e partenza, caratteristica di un’isola come la nostra e per un attimo plaudiamo questo servizio che si ripete ogni settimana ed ogni mese, per tutti i giorni dell’anno.

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Son quelle piccole cose, di natura ordinaria, che mai leggeremo sui nostri quotidiani, ma che – in modo anonimo ed alquanto silenzioso – vengono a fare davvero molto per salvare il nostro pianeta, smaltendo tutti i rifiuti che si possono smaltire, ottimizzando in più il viaggio (di andata, ma anche di ritorno!) di quei camion enormi targati “Acqua e Sapone”, che alla prossima occasione saluteremo con un colpo di clacson ed un sorriso.