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Non credo ci sia bisogno di dirlo, ma - di estate in estate - sta diminuendo il turismo estivo un tempo indirizzato verso Tunisia, Marocco, Egitto e tutte le altre nazioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo.

Motivo principale, l’aumento di rischi attentati - Isis in primis - da e per tutti i luoghi un tempo mèta di vacanza: a salvarsi, Spagna e sud Italia.

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Nella lista nera - pensate - si è aggiunta quest’anno anche la Grecia, non tanto per la crisi economica, me per tutti i migranti che stanno transitando dalle isole elleniche in queste ultime settimane, con nuovi ed inaspettati rischi sommossa popolare.

Per non parlare della Francia, che purtroppo è nel mirino degli stessi attentatori, per i motivi che ben sappiamo.

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Se osserviamo con molta attenzione il mar Mediterraneo, scopriremo che c’è un’isola  veramente “isolata” da tutto ciò, che proprio non corre alcun rischio, né sul territorio, né su tutti i mezzi di comunicazione, navali o aerei che siano.

Insomma, qualora fosse sfuggito alla vostra attenzione, il luogo più sicuro per la prossima estate è proprio la Sardegna!

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Difatti, già dallo scorso anno, le spiagge si sono riempite all’inverosimile, per non contare le decine di navi crociera che - di settimana in settimana - sono approdate nel porto di Cagliari (10 navi ogni settimana, lo scorso anno!).

L’unico problema della nostra grande Isola, adesso, non è saper approfittare di questa grande “ondata” in arrivo, bensì cercare di offrire un servizio all’altezza, in modo da “mantenersi” i clienti nelle prossime annate, quando questa “crisi attentati” si sarà dissolta.

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I politici sardi - lasciatemelo dire - hanno fatto ben poco per “attirare i clienti” ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, con un costante aumento dei costi di trasporto (navale ed aereo) che vanno comunque ad influire sul totale della spesa vacanza, già ancor prima di essere arrivati in Sardegna.

Occorre fare di più - Sardegna mia - c’è bisogno di associarsi, inventare “pacchetti vacanza all included”:

  • chi noleggia le auto deve associarsi con i “bed & breakfast”;
  • gli “armatori” delle navi traghetto devono consorziarsi con alberghi e case vacanze;
  • i comuni non devono imporre parcheggi auto salatissimi davanti alle spiagge, ma semmai costruirne altri, sempre nel rispetto dell’ambiente;
  • ci deve essere maggior informazione di ogni evento estivo locale - su appositi siti internet - in modo da invogliare gli stessi turisti continentali, in modo che il turismo sardo non sia “soltanto mare”…

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Ci siamo permessi di lanciare alcune idee, ma ce ne sarebbero ancora altre, che non stiamo qua a menzionare, per mancanza di tempo e di spazio.

Soprattutto, prima ancora di attuare qualsiasi politica turistica, i manager devono mettersi nei panni del “turista medio”, non dell’industriale russo pieno di soldi!

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Sono i “turisti medi”, le “famiglie numerose”, i “proprietari di camper” da attirare nella prossima estate ed è rimasto davvero poco tempo per inventare qualcosa, in modo che tutto questo “ben di Dio” non scappi verso l’Adriatico, il prossimo anno.

Per il resto, la Sardegna ha un ottimo clima - da maggio ad ottobre inoltrato - con gente fra la più gentile ed accogliente al mondo, per non parlare della cucina, che è fra le migliori in assoluto.

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Allora, occorre consorziarsi, è urgente “cooperare”, inventare ogni anno qualcosa in più, perché - semmai fosse necessario sottolinearlo - l’estate 2016 vedrà un flusso di turismo ancor superiore al 2015… e non dobbiamo deluderlo.

“Forza, Sardegna… tutti assieme, questa estate!”

 (versione PDF:  forza-sardegna-tutti-assieme-questa-estate.pdf  )