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Addormentarsi su un treno a Pisa e svegliarsi al mattino a Paris Lyon, trascorrere un mese intero, passando di treno in treno, di città in città, lungo tutta l’Europa…

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E tutto questo dopo aver pagato - per un mese intero di viaggio ed in un’unica soluzione - poco  più di 200 mila lire…

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“Chiedimi cosa era l’Interrail…”, quel mitico biglietto che ti faceva scoprire l’Europa, non con viaggi organizzati e neanche attraverso una crociera, ma direttamente sul posto, meglio dire “on the road”.

E non è un sogno, è tutto vero, io ho avuto il piacere di farlo, ogni estate, da quel lontano luglio 1981 a tutta l’estate del 1983, cioè tre estati in giro lungo una ferrovia..

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Quando lo racconto ai miei figli neanche ci credono, che quando ero giovane, quando avevo 40 chili in meno, mi organizzavo uno zaino a spalle (rigorsamente montato su tubi di alluminio), più sacco a pelo (il cosiddetto “sacco a mummia”), più un telo impermeabile, tutto caricato sulle mie spalle!

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Sembrava impossibile - occorreva sdraiarsi per terra, allacciare lo zaino a spalle e poi farsi aiutare a tirarsi su - me ce l’abbiamo fatta, io ed i miei amici del nord Italia, quelli del “Club degli Abba”, a girare tutta l’Europa, soprattutto quella del nord.

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E adesso, a distanza di più di 30 anni, conservo ancora i libretti con tutti i timbri delle stazioni di fermata e pure le tessere della “AIG” e la “IYHF”, le associazioni internazionali degli “Ostelli della gioventù”….

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Duecentomilalire, tutto compreso, dormendo sui treni cuccetta, ma anche direttamente seduti negli scompartimenti, quelli con massimo 8 posti, nei quali conoscevi gente del posto e pure nuove amicizie.

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Roberto, Emanuela, Maria Grazia, Elena, Valerio e tanti altri: tutti assieme in viaggio! Ricordate?

“Chiedimi cosa era l’Interrail….”, che ancora esiste, in forme e prezzi diversi, ma non è più e non sarà più quello degli anni ‘80 - trent’anni fa - quando eravamo giovani e ci piaceva l’Europa….