“Al Cairo non lo sanno che ore sono adesso. E il sole sulla Rambla oggi non è lo stesso. In Francia c’è un concerto, la gente si diverte. Qualcuno canta forte. Qualcuno grida morte. A Londra piove sempre ma oggi non fa male, il cielo non fa sconti neanche a un funerale. A Nizza il mare è rosso di fuochi e di vergogna, di gente sull’asfalto e sangue nella fogna. E questo corpo enorme che noi chiamiamo Terra. Ferito nei suoi organi dall’Asia all’Inghilterra, galassie di persone disperse nello spazio ma quello più importante è lo spazio di un abbraccio di madri senza figli, di figli senza padri, di volti illuminati come muri senza quadri, minuti di silenzio spezzati da una voce. Non mi avete fatto niente. Non mi avete fatto niente. Non mi avete tolto niente. Questa è la mia vita che va avanti, oltre tutto, oltre la gente. Non mi avete fatto niente. Non avete avuto niente. Perché tutto va oltre Le vostre inutili guerre”(…)

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Potremmo anche continuare e farvelo leggere tutto, questo stupendo testo che - ieri sera, poco prima di andare a letto (non ce la facevo ad aspettare l’una), mi ha letteralmente “folgorato” e mi ha fatto scrivere su “Facebook” che Ermal Meta e Fabrizio Moro avevano vinto il festival canoro, prima ancora di aspettare i risultati!

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Dimenticavo: se per caso il testo non riesce ancora a commuovervi, vedetevi il video (impressionante, ma soprattutto reale!), cliccando qua

Infine, il video della esecuzione al festival, cliccate qua

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Una vittoria meritata: ve lo dice uno che, fino ad un minuto prima, preferiva Diodato con Roy Paci o gli stessi Decibel, con una canzone internazionale, più adatta all’Eurovision Song Contest.

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Invece no: l’Europa ed i giovani europei hanno bisogno di leggere questo testo e di vedere questo video, nonostante la canzone non “abbia le carte” per vincere l’Eurofestival….