ANDAR PER SANTI

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OLTRE LE SAGRE

Luglio è il mese della trebbiatura e da questo rito contadino deriva il nome sardo di Tribulas o Triulas, a seconda del dialetto, attribuito a questo mese. Un’interessante e rievocativa iniziativa si svolge da qualche anno a Ortueri: il Progetto Frumento, che punta al recupero delle antiche tradizioni contadine. Nelle varie stagioni vengono ripetute la semina (in autunno) e poi a luglio la mietitura e la trebbiatura seguite con metodi e mezzi tradizionali. E’ anche il mese delle feste degli emigrati, che si svolgono in diversi centri dell’Isola. Una delle sagre più suggestive è quella di San Costantino, che si svolge il 6-7 luglio a Sedilo. E’ una festa atipica che ruota attorno ad una corsa sfrenata: S’Ardia, di cui sono protagonisti impavidi cavalieri che si lanciano in una corsa vertiginosa lungo un pendio scosceso passando nello stretto arco che immette nel sagrato della chiesa di S.Costantino nel tentativo ardito di superare i capi corsa. E’ uno spettacolo sanguigno, ancestrale, di forte tensione: una delle prove più alte di destrezza e coraggio. Otto giorni dopo lo stesso cerimoniale si ripete ma questa volta senza cavalli ed i partecipanti si sfidano correndo a piedi.

(fonte: “Feste e sagre in Sardegna”- ESIT 1977)

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